Andreina Brugger Basadonna nasce a Venezia nel 1942 e nel 1951 si trasferisce a Milano dove consegue la maturità in lingue e letterature straniere. In questa città scopre il fascino dell’arte e della pittura in particolare. Nel 1965 si sposa, diventando cittadina svizzera, ha avuto quattro figli, e dal 1969 ha visuto in Ticino fino a la sua morte.

Nel 1998 rispolvera il suo sogno nel cassetto, la pittura, e inizia a frequentare l’atelier della straordinaria pittrice Antonella Gabrielli e i corsi di figura alla CSIA di Lugano.

Ha abbracciato la tecnica dell’acrilico che meglio rispondeva al suo bisogno impaziente di esprimersi con colori forti e vibranti. Era particolarmente sensibile alla bellezza della natura, sua fonte primaria ed inesauribile d’ispirazione. Il messaggio delle sue opere vuole essere un inno alla vita: positivo e gioioso.

Nel 2017, Andreina ci ha lasciato, ma il suo lascito artistico e il suo messaggio di gioia attraverso l’arte continuano a ispirare e ad essere apprezati.

Andreina è stata la mia allieva per tanti anni, e nel corso del tempo, è diventata molto più di una semplice allieva: è stata una grande amica. Il ricordo di lei mi riempie di affetto e riconoscenza. La sua gioia nel dipingere era straordinaria, trasformava il colore in magia, una danza festosa di un’eterna fanciulla. Andreina incarnava l’amore per la vita attraverso la sua arte. Per lei il colore era emozione pura e i suoi dipinti rispecchiano l’anima di una sognatrice romantica, piena di vita. È andata via troppo presto, ma ha lasciato dietro di sé un’eredità preziosa di emozioni e sensazione legate alla sua pittura materica e vibrante. La sua maestria artistica era un riflesso della sua anima luminosa. Condividere queste parole è un modo per celebrare la sua vita e l’impatto positivo su chiunque abbia avuto la fortuna di conoscere la sua arte e la sua personalità unica.

Grazie Andreina
Antonella Gabrielli